Pollo alle erbe con riso e funghi

Nel caso in cui in sia domenica, e non si sappia cosa cucinare, questa ricetta, semplice seppur di non immediata preparazione, potrebbe essere veramente l’ideale, grazie alla propria sapiente composizione dei gusti quanto mai caserecci ai più raffinati sapori.

Cosce d’anatra al vino rosso con prugne e lenticchie

Uno dei volatili maggiormente consumati, poiché dal gusto estremamente particolare quanto gustoso, sicuramente da fini intenditori, è l’anatra, che oggi vi insegniamo a preparare con una salsa al vino rosso ed un agrodolce accompagnamento di prugne e lenticchie.

Agnello con fagioli e salsiccia

Lo spezzatino di agnello che vogliamo presentarvi oggi, tra i più delicati e gustosi tra tutti quelli possibili, viene esaltato dai gusto decisi, ma non invadenti, dell’aglio, della salsiccia e dei fagioli che contribuiscono a migliorare le qualità intrinseche della carne di agnello.

Stufato di manzo al borgogna

Lo stufato di manzo, se cotto nel vino rosso di Borgogna e servito con del purè, oppure ancora con delle aromatiche patate novelle al forno, potrebbe rappresentare una delle migliori ricette in assoluto per un pasto che sia, contemporaneamente, sostanzioso e raffinato.

Coscette di pollo al marsala

La ricetta che vogliamo presentarvi quest’oggi, alla vigilia dell’ultimo week-end di questo primo mese del 2012, è una di quelle caserecce, da gustare in compagnia dei parenti e degli amici maggiormente intimi, che però riteniamo essere quanto mai domenicale poiché festiva, sostanziosa, succulenta.

Il pollo al marsala, lievemente agrodolce a causa della presenza, per l’appunto, del liquoroso vino di cui sopra, potrebbe venir considerata una variante, maggiormente raffinata, del pollo alla birra, che riuscirà a soddisfare il palato dei commensali più pretenziosi.

Tacchino al forno con granella di anacardi

L’Anacardium, diffusissimo in Brasile così come in tutte le regioni tropicali dell’America Centrale e dell’America Meridionale, è un genere di alberi, delle dimensioni di un piccolo arbusto, i cui semi, ovverosia le noci di anacardio o, più semplicemente, anacardi, si starebbero conquistando un posto di tutto rispetto nelle attenzioni dei più importanti chef italiani ed europei.

Il gusto tipico degli anacardi, particolare ma tutt’altro che invadente o preponderante, si sposerebbe perfettamente, infatti, con alcuni dei più classici piatti della tradizione culinaria nostrana.

L’esempio di oggi è, a tal proposito, quanto mai eclatante nonché chiarificante.

Bracioline di vitello al marsala

Il vitello, tra tutte le carni che è possibile consumare sulle nostre tavole, è una delle più gustose, nobili e saporite. Proprio per questo motivo è una delle più consumate ed apprezzate e ormai non si contano più le ricette di secondi piatti che fanno del vitello il proprio ingrediente principale se non uno dei più importanti.

Le bracioline di vitello, che è possibile cucinare in una miriade di differenti maniere in gran parte derivanti, com’è giusto che sia, dalla tradizione culinaria della regione o del luogo geografico di riferimento, vengono in questa ricetta, semplice e veloce, esaltate dal gusto pieno, forte e deciso del marsala.

Cubetti di tacchino con mela caramellata

Sebbene tradizione voglia che la cena o il pranzo di Natale siano leggerissimi pasti di magro, a base soprattutto di pesce e verdura, sempre più famiglie italiane trasgrediscono questo dettame, per comodità o necessità, scegliendo di mangiare carne anche a Natale, alimento decisamente meno costoso e di più immediata realizzazione.

Ciò non vuol dire, si badi bene, che optando per questa soluzione si rinunci alla raffinatezza tipica del cenone natalizio o alla sperimentazione di nuove combinazioni che rendano quanto mai interessante ed inaspettata questa ricorrenza.

Sicuramente ciò avviene, per esempio, grazie a questa alternativa ricetta che, in maniera non scontata e non sgradevole, unisce la dolcezza della mela alla delicatezza della carne bianca di tacchino, dando vita ad un piatto unico ed irripetibile.

Scaloppine ai funghi

Con il termine scaloppine si intende indicare, solitamente, una bistecca tenera, ma quanto mai magra, di lonza di maiale, ricavata, dunque, dal carré e adatta, quindi, per preparazioni tutt’altro che leggere bensì ricche e con saporitissimi intingoli.

É il caso, specifico, delle scaloppine ai funghi  che cuociono, lentamente, insieme a dei funghi tagliati freschi acquisendone il sapore e rilasciando liquidi che, opportunamente composti, costituiscono una salsa densa molto gustosa.

Vediamo, dunque, come preparare le scaloppine ai funghi

COME CUCINARE LE SCALOPPINE

Scaloppine con mozzarella e pomodoro

Scaloppine ai capperi

Scaloppine al vino bianco

Ricetta tradizionale spezzatino di cervo

Lo spezzatino, magari realizzato con una salsa ai funghi adeguatamente densa ed accompagnato, perché no, da una generosa porzione di polenta classica o taragna, è sicuramente, fra le altre, una delle migliori preparazioni della selvaggina e, più in generale, di tutta la carne di un certo spessore qualitativo e gustativo.

Tra l’altro presenta il vantaggio, essendo questa una preparazione tutt’altro che raffinata od elegante, quanto piuttosto popolana e popolare, di poter utilizzare gli scarti della selvaggina più pregiata, per esempio, come in questo caso, del cervo, dando così la possibilità, a chiunque, di gustare una delle carni più buone tra quelle offerte dalla cacciagione.

Come cucinare il cervo al bardo

 

Presentiamo oggi, naturalmente, una ricetta quanto mai domenicale e festiva che, per esempio, avendo a disposizione un pezzo di carne di cervo ben marinata, proteste cucinare addirittura oggi poiché, a dispetto delle attese, si cucina veramente in pochissimo tempo.

Questa preparazione, poi, grazie al lardo che andremo ad inserire, in fase di marinatura, direttamente all’interno della carne, rendere il piatto davvero morbido e cremoso, perfetto per venir accompagnato con la salsa alle cipolle che vi descriveremo e, dunque, ideale per qualsiasi palato.

Come cucinare il filetto di cervo allo speck

La ricetta che vi presentiamo oggi, ovverosia il filetto di cervo allo speck, può venir preparata secondo due varianti, una più complicata ed appassionante, l’altra più semplice, veloce, ordinaria.

La prima prevede, naturalmente, che si vada a caccia, che si uccida l’esemplare più adatto alle nostre esigenze e che, dunque, se ne ricavi la carne che faremo frollare, a seconda dei casi, in una marinata cruda oppure, ancor meglio, in una marinata cotta.

Ricetta tradizionale noce di cervo arrosto

La noce del cervo, taglio di carne ricavato dai muscoli della coscia, dunque pregiatissimo e morbidissimo, ottima per ricavarne filetti e simili, potrebbe tranquillamente venir lasciata intera, o comunque in pezzi di una certa consistenza, per farne un arrostino che, accompagnato da una perfetta salsa di mirtilli rossi, potrebbe rivelarsi la portata principale del succulento Cenone Natalizio.

Sarebbe bene ricordare, comunque, come anche in questo caso sia necessario, per non dire fondamentale, procedere ad immergere il nostro taglio in una marinata cotta, così che la carne si frolli adeguatamente ed acquisisca quella morbidezza e quei sapori che, altrimenti, non potrebbe ottenere in alcun modo.

Una volta, dunque, che sia completata questa preliminare operazione, si procederà con la preparazione dell’arrosto vero e proprio.

MARINATE CRUDE